venerdì 27 aprile 2007

perchè sbagliamo con questo metodo...


da http://precaridellaricerca.wordpress.com/roma-11-maggio-2007-manifestazione-nazionale/

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Per ottenere dal Governo
- assunzioni subito e negli anni a venire sufficienti a rilanciare l’istruzione, l’università e la ricerca,
- un netto aumento dei finanziamenti pubblici nel settore per riavvicinare l’Italia agli altri Paesi europei, da cui questo governo la sta allontanando,
- regole trasparenti che garantiscano autonomia a chi lavora nella ricerca e nell’università e spezzino il potere delle clientele che sperperano i fondi pubblici e frenano lo sviluppo
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I tre punti scritti nell'appello sono secondo me troppo retorici e generici... non voglio fare il corvo... ma tutte le classi di lavoratori chiedono in pratica questi tre punti; con la differenza che in Italia ricerca e università non contano nulla... sia dal lato economico/industriale sia dal lato opinione pubblica.
Limitandosi a seguire la linea (un pò nostalgica):
SinistraRadicaleEstremaLottaOperaiaAnniDiPiombo fatta in questo caso di: manifestazioni generaliste, finti scioperi e richiesta di ope legis... ci scaviamo la fossa... nessuno ci potrà mai ascoltare.
Chi vogliamo imitare? Ricordiamoci che l'equilibrio operai/imprenditori sindacati/confindustria è dinamico ed ha una profonda e importante storia che produce e informa. Non lo si può copiaincollare al caso università... come nn si può copiaincollare un modello universitario all'americana :o
L'università (figuriamoci la ricerca) non ha avuto una storia analoga... va creata... Quindi bisogna creare un dialogo, un dibattito, una contrapposizione, una polemica... non possiamo riferirci al governo e chiedere quattrini... visto che oltre a non esserci verranno sicuramente anche malgestiti...
Bisonga cominciare a parlare dibattendo su altri modi di concepire università e ricerca per creare: equilibrio, opinione pubblica, e quindi riforme...
in altre parole vorrei vedere fra quei punti un punto "alla Giavazzi"... e tante discussioni.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Comunque si può sia protestare sia battere altre strade. Il problema della cosiddetta "agenda Giavazzi per l'università" è che si pretende di fare riforme senza aumenti di fondi perchè l'assunto di fondo è che i soldi ci sarebbero anche, ma mal gestiti. Forse è vero però 1000 euro al meso non sono certo tanti soldi. In conclusione è giustissimo quello che scrivi però dicendo così vieti ai ricercatori (precari) di potersi almeno lamentare di una situazione scandalosa.
Forza e coraggio
Un ricercatore freelance

Anonimo ha detto...

Inoltre ti chiedo amichevolmente una cosa: che cosa dice Giavzzi di concreto sull'università. A leggere "lobby d'Italia" sembra che l'unico problema siano i troppi soldi e i privilegi. Forse per i baroni (i privilegi), ma per i ricercatori? Sarei lieto di sapere cosa Giavazzi propone in concreto, perchè a questo punto mi interessa.

forerunner ha detto...

Quando dico giavazzi mi riferisco ai liberal sotto www.lavoce.info anche se lui non ne è ufficialmente affiliato ne pubblicizza la forma.

Ti copioincollo da qui un pezzetto per rispondere a quello che chiedevi:
preso da http://www.lavoce.info/news/view.php?id=29&cms_pk=1604&from=index

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Le retribuzioni di ciascun ricercatore sono flessibili e decise in autonomia da ciascun dipartimento: soggette a un limite minimo, non ne hanno uno massimo. I dipartimenti possono essere incoraggiati, da incentivi fiscali ai donatori e premi ministeriali, a "cofinanziare" il progetto procurandosi finanziamenti aggiuntivi (privati, ateneo, eccetera). Il ministero costituisce un fondo per ciascuna disciplina e i dipartimenti che vi appartengono competono per l’attribuzione delle risorse ministeriali. Naturalmente, questi fondi devono essere ben più consistenti di quelli oggi stanziati. Potrebbero essere aumentati anche prelevando denaro dal fondo per la gestione ordinaria degli atenei.
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forerunner ha detto...

Il freelance ha detto...:
"però dicendo così vieti ai ricercatori (precari) di potersi almeno lamentare di una situazione scandalosa."

Qui la mia risposta:
Nessuno si lamenta veramente...

Anonimo ha detto...

"Naturalmente, questi fondi devono essere ben più consistenti di quelli oggi stanziati."

Allora siamo d'accordo...
Pecatto che Giavazzi (la persona) la pensi in maniera leggermente differente.
Comunque sul fatto che nessuno si lamenta veramente, va tenuto conto dell'ambiente e delle possibilità o meno di lamentarsi. Sulla loro efficacia sono d'accordo con te.