martedì 9 settembre 2008

Sfatiamo il mito dell'incostituzionalità



L'abolizione dei concorsi universitari NON è (salvo prova contraria) incostituzionale:

Dal blog:
  1. http://rivoluzioneitalia.blogspot.com/ Dice:

    @colombo da priverno:
    mi potresti indicare un documento dove SI SPIEGA
    l’incostituzionalità dell’abolizione dei concorsi universitari?

    Volendo poi essere formali anche la
    stabilizzazione dovrebbe essere incostituzionale!

  2. Colombo da Priverno Dice:

    Rivoluzioneitalia, non è una norma specifica della Costituzione sui concorsi universitari, ma è la norma generale sulle assunzioni nella pubblica amministrazione (l’università è una pubblica amministrazione). Si tratta dell’art. 97, comma 3, della costituzione, che dice:
    “agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi previsti dalla legge.

    Inoltre, l’art. 51, comma 1 della costituzione prevede che l’accesso dei cittadini “agli uffici pubblici” debba avvenire “in condizioni di eguaglianza”.

    Orbene, il metodo concorsuale è quello comunemente ritenuto più idoneo (in astratto) a garantire le condizioni di eguaglianza, che la costituzione, come vedi, ritiene essere un valore prevalente rispetto agli altri (ad es. la celerità della scelta).

    E’ vero che l’art. 97, comma 3, lascia aperta la possibilità di eccezioni, ma queste devono essere adottate espressamente dalla legge.
    Ecco perchè Mussi più volte affermava che - pur ritenendo che il sistema migliore non fosse, per l’università, quello dei concorsi - lui con un semplice regolamento non poteva eliminarli, ma solo cercare di disciplinarli diversamente.

    Per eliminarli ci voleva una legge forte, seria e meditata (che doveva andare a derogare alla costituzione, in sostanza). Quel che ho detto io, se non erro, è che questa maggioranza se li sognava i numeri per fare con serenità una legge così.

    La stabilizzazione sarebbe incostituzionale, su questa base, per chi non ha mai fatto un concorso (contrattisti). Per chi ha fatto un concorso (assegnisti), probabilmente la trasformazione del rapporto in un tempo indeterminato rimarrebbe nei limiti di costituzionalità, perchè un concorso c’è stato.

    capito perchè ogni tanto insisto ad analizzare diversamente le diverse figure di precari?

    In ogni caso, se la stabilizzazione fosse stata non automatica, ma attraverso un giudizio selettivo di idoneità nazionale, penso che la modalità concorsuale si sarebbe potuta rietenere rispettata lo stesso (ed in questo caso anche per i contrattisti, che sarebbero stati sottoposti a giudizio drettamente in sede d’idoneità.

    Rivoluzione, Spero di esser stato utile

    Cari saluti