domenica 20 maggio 2007

D'Alema il lungimirante...


D'Alema il lungimirante intervistato dal Corriere dice:

«Politica, crisi come negli anni '90»
D’Alema: la scarsa fiducia travolgerà il Paese, penso alla fine della Prima Repubblica. «Anche i sindacati hanno perso slancio, tutelano interessi di natura particolare»
[...]
Lei prima accennava alla trattativa sulle pensioni. I sindacati sono sul piede di guerra per questo e altri temi.

«Io ho un grande rispetto per i sindacati, però hanno perso anche loro lo slancio che ha caratterizzato l’azione del movimento sindacale, che era una forza generale che si faceva carico dei grandi temi dello sviluppo del Paese. Oggi non è così: il sindacato è molto più focalizzato sulla tutela di interessi, legittimi, ma di natura particolare. Questo vale anche per Confindustria, ovviamente, e per le altre organizzazioni economiche e sociali».
Il sindacato, però, dice che vorrebbe confrontarsi con un governo unito...
«Effettivamente, con un esecutivo non unito, i sindacati sono in difficoltà: è molto più faticoso trovare un’intesa. E qui si torna al grande problema del nostro Paese, che è quello di dare autorevolezza alla guida politica. Noi paghiamo lo scotto di non avere avuto la forza di fare le riforme. Io non chiedo la dittatura, però o noi troviamo il modo fare una riforma elettorale che porti con sé anche un rafforzamento dell’esecutivo e il superamento di alcuni meccanismi obsoleti, come il bicameralismo, o rimaniamo nella palude. E di questo tema dovrebbero farsi carico tutte le grandi forze del Paese».

Il discorso potrebbe essere perfettamente trasportato nel mondo università e ricerca.
Qui: http://rivoluzioneitalia.blogspot.com/2007/04/perch-sbagliamo-con-questo-metodo.html
http://www.flcgil.it/live/gallerie/manifestazione_nazionale_dei_precari_della_ricerca
ci vedo un pò di quella natura particolare di cui parla d'Alema. Ed è prorpio questa che mi fà dubitare sull'adeguatezza della comunità sindacale nel mondo università e ricerca.

ps: chiaramente D'Alema è una delle cause di suddetta crisi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli stipendi e le tutele dei ricercatori (in particolare i non strutturati e dottorandi) sono simili a quelle degli operai nel dopoguerra, per questo la politica (forse più che il sindacato) dovrebbe riformare innanzitutto il sistema retributivo (prima che sia troppo tardi e se ne vadano tutti all'estero). Si è vero sono in teressi particolari, anzi particolarissimi, ma che a lungo andare influenzano anche il resto della società (se i migliori vanno tutti all'estero...).
PS: il link a: "è allarme università" non funziona, potresti rimetterlo o dirmi dove trovare il video.

forerunner ha detto...

vero... cmq ogni impiego a una sua natura... ed è chiaro che l'operaio deve essere ultratutelato.

okkio alla deriva però... (giusto per fare il populista... vedi il solito REPORT di questa settimana) siamo arrivati a tutelare funzionari statali nullafacenti.
Questo è intollerabile...

PPS: si, il link non c'è più.
c'è rimasta questa triste pagina con il TOC.
http://www.tg2.rai.it/gestione_rubriche/dettaglio_news.asp?flg_storico=true&id_categoria=5&id_news=549